mercoledì 8 settembre 2010
martedì 7 settembre 2010
AZIENDE INQUINANTI SCAFA -ARPAT-
UNA DOMANDA ALL'ITALCEMENTI
venerdì 3 settembre 2010
NESSUNO è CONTRO I LAVORATORI DELL'ITALCEMENTI
giovedì 2 settembre 2010
ASSEMBLEA PUBBLICA
mercoledì 1 settembre 2010
COMUNICATO UFFICIALE N. 2 - RISPOSTA ALL'ARTICOLO DELL' ITALCEMENTI SUL CENTRO DI OGGI MERCOLEDI' 1 SETTEMBRE-
COMUNICATO N 2
OGGI 1 SETTEMBRE 2010 SUL CENTRO è USCITO L'ARTICOLO DI RISPOSTA DELL' ITALCEMENTI SULLA QUESTIONE DEL CDR.
OVVIAMENTE NON C'ERA GIORNO MIGLIORE DI OGGI IN QUANTO SI TERRA' L'ASSEMBLEA PUBBLICA DEL COMITATO ARIA NOSTRA
ANDIAMO A VEDERE INSIEME PEZZO PER PEZZO LE COSE DICHIARATE NEL SUDDETTO ARTICOLO:
1) IL CDR é INNOCUO, RISPETTOSO DELL'AMBIENTE ED ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSO (DICHIARAZIONE ITALCEMENTI)
SCRIVE:
le uniche emissioni aggiuntive previste sono emissioni di polveri e comunque saranno di entità estremamente bassa (PAG 24)
,La presenza di un biofiltro a valle dei succitati filtri a tessuto è ulteriore garanzia di emissioni di polveri virtualmente nulle.(PAG 49)
si evidenzia, nel corso degli anni, una riduzione netta dell’indice delle polveri (PAG 72)
Infine la stima dell’impatto ambientale dell’opera ha portato alla identificazione di:
• assenza di impatto per le componenti vibrazioni,…
• impatti potenziali trascurabili per le componenti atmosfera (polveri )..,(PAG 75)
CHIEDIAMO AGLI ABITANTI SE LE VIBRAZIONI E LE POLVERI CHE RICOPRONO SONO IMPATTI ASSENTI O TRASCURABILI!!!
INOLTRE
DOVE STA IL CEMENTIFICIO DI SCAFA? AL CENTRO DEL PAESE.
DOVE E’ SCRITTO QUESTO NEL PROGETTO?DA NESSUNA PARTE!!!!!!!!!!!
Si danno informazioni sulla vicinanza all’autostrada etc...ma niente fa capire dove è situato l’impianto anche le immagini riportate sono fuorvianti!!!!!!!
ECCO COSA SCRIVE
CORTE DI GIUSTIZIA delle Comunità Europee, SENTENZA DELLA CORTE (Ottava Sezione) 22 dicembre 2008 (*) «Inadempimento di uno Stato - Direttiva 75/442/C:
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Ebbene, il CDR-Q, anche se corrisponde alle norme tecniche UNI 9903-1, non possiede le stesse proprietà e caratteristiche dei combustibili primari. Come ammette la stessa Repubblica italiana, esso può sostituire solo in parte il carbone e il coke di petrolio. Peraltro, le misure di controllo e di precauzione relative al trasporto e alla ricezione del CDR-Q negli impianti di combustione, nonché le modalità della sua combustione previste dal decreto ministeriale 2 maggio 2006,dimostrano che il CDR-Q e la sua combustione presentano rischi e pericoli specifici per la salute umana e l'ambiente,che costituiscono una delle caratteristiche dei residui di consumo e non dei combustibili fossili.
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Del resto, un'operazione di recupero può dirsi completa soltanto se ha l'effetto di conferire al materiale in questione le medesime proprietà e caratteristiche di una materia prima e di renderlo utilizzabile nelle stesse condizioni di precauzione rispetto all'ambiente (v. citate sentenze ARCO Chemie Nederland e a., punti 94 e 96, nonché Palin Granit, punto 46).
E' EVIDENTE CHE
2)NON CI SARANNO NUOVI CAMINI (DICHIARAZIONE ITALCEMENTI)
A seguito della realizzazione dell’impianto di ricevimento e alimentazione del CDR sarà introdotto un nuovo punto di emissione, denominato E38,(PAG 46)
3)
E' PUR VERO CHE
INOLTRE SORGONO DUBBI SUL FATTO CHE:
VENGA COMPROMESSA
(DICHIARAZIONE ITALCEMENTI CARTA,CARTONE,PLASTICA E SIMILI)
4) il cementificio è meglio del termovalorizzatore perché noi bruciamo a 2000 gradi invece che a 900 (DICHIARAZIONE ITALCEMENTI)
I termovalorizzatori innanzitutto hanno norme più restrittive riguardo le emissioni rispetto ai cementifici che bruciano CDR, il fatto che la temperatura sia più elevata non significa nulla,ANZI:
"I gestori dei cementifici assicurano che i loro forni effettuano le operazioni di smaltimento in maniera più efficiente degli inceneritori di rifiuti pericolosi. Per esempio, sottolineano che i forni bruciano a temperature più elevate (una media di
-Questo solo in teoria, infatti nel forno del cementificio la temperatura non è uniforme e può subire brusche variazioni. Inoltre, quando all interno del forno il livello di CO (monossido di carbonio) aumenta, i precipitatori elettrostatici, che filtrano parte della polvere nei gas di scarico, devono essere disinseriti per prevenire un esplosione ed il forno deve essere chiuso, circostanza che provoca una ulteriore brusca diminuzione della temperatura. L’ aumento di CO chiamato "CO trip", si verifica ogni due o tre giorni, sia che vengano bruciati rifiuti, che carbone o coke di petrolio e, in genere, è seguito dall emissione in atmosfera di densi fumi non filtrati, carichi di gas incombusti, diossine, acidi e particolato pieno di metalli pesanti.
Inoltre…
L’esatta composizione delle emissioni varierà con il tipo di rifiuto che viene bruciato in un dato momento, con l’efficienza dell’impianto e con le misure di controllo dell’inquinamento poste in essere. Sono poche le evidenze dettagliate disponibili.Nell’inceneritore per rifiuti urbani entra una grande quantità di rifiuti contaminata da metalli pesanti e da sostanze chimiche organiche fatte dall’uomo. Durante l’incenerimento si possono creare delle forme più tossiche di alcune di queste sostanze. I tre costituenti più importanti delle emissioni, dal punto di vista degli effetti sulla salute, sono le polveri, i metalli pesanti ed i prodotti della combustione di sostanze chimiche fatte dall’uomo; quest’ultime due possono essere adsorbite sulle polveri più fini, rendendole particolarmente pericolose. L’ampia serie di sostanze chimiche che vengono, come è noto, prodotte dalla combustione comprende il biossido di zolfo, gli ossidi dell’azoto, più di cento composti organici volatili (COV), le diossine, gli idrocarburi poliaromatici (IPA), i policlorobifenili(PCB) e i furani.
5) I RIFIUTI PROVENGONO DALLA REGIONE (DICHIARAZIONE ITALCEMENTI)
Il responsabile Monti sa benissimo che la regione non può assolutamente imporre all’azienda dove prendere i rifiuti tutt’al più l’azienda può formalmente impegnarsi a favorire i rifiuti regionali ma questo non è garanzia che ciò avvenga.
Infine parliamo di trasparenza, L’Italcementi invita la popolazione a monitorare essa stessa cosa accade e accadrà nel cementificio di Scafa.
Ci servono strumenti adatti per il monitoraggio (quelli che la regione non possiede ),ci vuole serietà:
DOVE SONO GLI STUDI SULL’INQUINAMENTO DEL SUOLO?
DOV’E’ IL REGISTRO TUMORI?
DOVE SONO I (VERI )RISULTATI DEL MONITORAGGIO DELL’ARIA A SCAFA?.
DOV’E’
Troppe cose sono da chiarire!
Quando ci sarà trasparenza su questo?